Nonostante le interruzioni legate al COVID-19, la domanda complessiva di frutta secca ed essiccata è rimasta forte nella campagna 2020/21, con la maggior parte delle esportazioni in crescita e alcune punte record.
Per la stagione 2021/2022, si prevede che la produzione mondiale si attesterà su 5 milioni di tonnellate, in calo dell’8% rispetto all’annata precedente ma in linea con i trend di crescita dell’ultimo decennio. È quanto emerge dal rapporto annuale dell’INC – International Nut & Dried Fruit Council, l’istituzione internazionale che vede fra i soci fondatori anche Pino Calcagni, Presidente ad honorem di Besana.
L’azienda italiana, che quest’anno ha compiuto cent’anni, è riuscita nonostante le difficoltà logistiche e i ritardi nelle forniture che hanno caratterizzato questo 2021 a garantire sempre la supply chain. Ha giocato inoltre la carta dell’innovazione consolidando la propria leadership a livello europeo: la sinergia con il gruppo spagnolo Importaco, avviata poco più di un anno fa, ha permesso di creare la più grande piattaforma del mediterraneo per la frutta secca ed essiccata. Il fatturato del gruppo è salito a 661,835 milioni di euro, con una forte spinta ai progetti di sviluppo legati all’innovazione di prodotto e processo.