“Mi auguro che l’Anno internazionale della frutta e della verdura sia un punto di partenza per nuove iniziative di promozione di politiche di produzione sostenibile dell’ortofrutta e del suo consumo”.
Lo ha detto il ministro delle politiche agricole, Stefano Patuanelli, che in un messaggio video inviato alla Fao per la cerimonia conclusiva dell’anno dell’ortofrutta ha ricordato come il settore abbia un ruolo centrale nel piano strategico nazionale in fase di elaborazione dal Mipaaf. “Sono state definite – ha precisato – le linee indirizzo per favorire la concentrazione dell’offerta, migliorare il funzionamento delle filiere, ridurre gli sprechi riutilizzando sottoprodotti, rafforzare le azioni di ricerca e innovazione e promuovere gli investimenti a valenza ambientale”.
Centrale, ha sottolineato il ministro, è il ruolo dell’ortofrutta e i dati ‘parlano’ da soli: “il settore rappresenta – ha ricordato – il 25% della produzione agricola e il 21% delle esportazioni, valore oltre 9 miliardi di euro, Su circa 860mila ettari coltivati si producono 24,5 mln di tonnellate, alcune colture più rappresentative come uva da tavola, pere, mele e kiwi sono particolarmente vocate ad export”. Anche i dati sul consumo sono significativi, con il 65% che consuma giornalmente da 1 a 4 porzioni, il 10% 5 o piu’. “L’ortofrutta – ha rilevato – ha un ruolo centrale nella dieta mediterranea, ma le abitudini alimentari vanno tramandate alle giovani generazioni educandole al consumo consapevole di alimenti sani. Per questo abbiamo lanciato diverse iniziative, tra cui un programma di frutta e verdura nelle scuole”.
Secondo Patuanelli, che ha ricordato come negli ultimi 10 anni l’Italia abbia raggiunto importanti traguardi dal punto di vista dell’agricoltura integrata e biologica, ha anche auspicato che a livello internazionale continui il dialogo per condividere buone pratiche e politiche di produzione sostenibile che assicuri anche un reddito dignitoso agli agricoltori.
Fonte: Ansa.it