Le importazioni di arance sul mercato Ue da Paesi terzi in cui è presente la Thaumatotibia leucotreta (Falsa Cydia) saranno sottoposte a un trattamento a freddo, per garantire che siano esenti dall’organismo nocivo potenzialmente distruttivo delle produzioni agrumicole europee.
È stata approvata dal Comitato Permanente per la Salute delle Piante dell’Unione Europea (ScoPaff), accogliendo le pressioni dei principali Paesi produttori di agrumi, l’introduzione del trattamento a freddo Cold Treatment obbligatorio da Paesi affetti dalla Falsa Cydia. La misura non riguarderà i mandarini e i pompelmi, poiché il rischio di trasmissione è considerato basso.
Lo ha stabilito ieri Bruxelles, recependo il pressing dei principali Paesi produttori di agrumi di introdurre il trattamento a freddo per le importazioni extra Ue.
Si tratta di un grande risultato delle azioni svolte da Confagricoltura, Cia-Agricoltori Italiani e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, che nelle scorse settimane avevano sensibilizzato il Mipaaf, il Parlamento europeo e la Commissione Ue, in stretto collegamento con i principali produttori agrumicoli europei aderenti al Gruppo di Contatto “Agrumi” (Spagna, Francia e Portogallo).
“Ringraziamo le istituzioni che si sono attivate a tutela di un comparto che rappresenta un’eccellenza agricola e posiziona l’Italia al secondo posto nella produzione europea (il primo produttore Ue è la Spagna) -affermano Confagricoltura, Cia e Alleanza delle Cooperative-. Il lavoro avviato continua per estendere la misura preventiva ad altre produzioni agrumicole che potrebbero essere infestate dalla Thaumatotibia leucotreta”.
“ll trattamento a freddo, noto anche come Cold Treatment -precisano le sigle agricole- è una misura già in atto per gli Stati Uniti e i Paesi Asiatici”.