Con l’emergenza covid sono tante le aziende agricole che a causa dell’ulteriore prolungamento della zona sul territorio del comune di Acri, sono fortemente danneggiate e penalizzate, non solo economicamente.
Con le ulteriori misure restrittive adottate dal sindaco, che hanno comportato la chiusura dei mercati agro-alimentari, in evidente contrasto con le normative nazionali che non prevedono la chiusura dei mercati degli agricoltori che vendono principalmente ortofrutta di stagione; prodotti altamente deperibili che evidentemente tolgono reddito agli agricoltori dopo mesi di lavoro.
Questo quanto sostiene il vice-presidente di Coldiretti Cosenza Vincenzo Abbruzzese che continuando afferma: ricordiamo che le attività agricole con l’ulteriore chiusura del canale Ho.Re.Ca. hanno già subito il calo delle vendite del loro prodotto di oltre il 50% . Ecco secondo Abbruzzese cosa va fatto.
Chiediamo al sindaco,l’apertura immediata dei mercati agro-alimentari con tutte le misure e regole di distanziamento e di sollecitare la Regione affinchè, come fatto con una circolare esplicativa all’ordinanza n. 77 del 18 ottobre u.s. con la quale era stata istituita la zona rossa nei comuni di Casali del Manco e Celico, escluda le località nel cuore della Sila, compresa Lorica, così da non penalizzare le aziende agricole che vendono direttamente nei loro punti vendita, che invece con le ultime disposizioni si sono visti chiudere le attività.
Si chiede altresì- continua – di voler istituire un fondo regionale per aiutare le imprese ed i cittadini della “Zona Rossa”, poiché complessivamente si arriverà a quasi 40 giorni consecutivi. Come Coldiretti chiediamo ancora al sindaco azioni idonee per uscire al più presto dalla zona rossa e misure di sostegno alle attività più duramente colpite intervenendo su TARI e IMU, con cancellazione dei servizi non garantiti.
Infine come vicepresidente di Coldiretti Cosenza e presidente Coldiretti Acri, mi unisco alla protesta “io apro”, indetta dagli imprenditori delle attività commerciali ed agricole che si è svolta a testimonianza del momento difficilissimo. È il momento di responsabilità, per questo vogliamo continuare ad essere propositivi perché ci sono ampi margini per risolvere insieme il forte momento di disagio che tante famiglie vivono non solo economicamente ma anche dal punto di vista sociale, come abbiamo potuto constatare durante la distribuzione di pacchi alimentari con il coinvolgimento del comune e delle parrocchie attraverso l’iniziativa “ sostegno di chi ha più bisogno”.
Le attività produttive del nostro territorio – conclude – meritano attenzione e sostegno, quello che è mancato in questi anni, con un diretto coinvolgimento delle organizzazioni/associazioni e del tessuto produttivo acrese