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Cooperative agroalimentari di piccola e media dimensione: analisi delle potenzialità innovative

Le indagini e gli studi condotti sulle cooperative agroalimentari di piccola o media dimensione nel 2019 e 2020 hanno posto in evidenza l’opportunità, se non in molti casi la necessità, di compiere importanti cambiamenti nelle strategie di gestione della cooperativa e soprattutto di approccio a un mercato dal raggio geografico e di competizione sempre più ampio.

Diverse sono le tipologie di innovazione opportune, relativamente all’organizzazione interna, ai sistemi di comunicazione e di commercializzazione, alla valorizzazione del set di valenze potenziali che caratterizzano il profilo percettivo della cooperazione, all’utilizzo più sistematico delle possibilità che gli attuali sviluppi tecnologici mettono a disposizione, al proprio portafoglio prodotti di fronte a esigenze sempre più segmentate.

Tutti questi aspetti di dinamicità, turbolenza, continua revisione delle regole del gioco, cicli di vita dei prodotti sempre più limitati, vasti sviluppi tecnologici a ritmi serrati, da un lato possono generare nella piccola cooperativa una sensazione di disorientamento, dall’altro devono stimolare a percorrere iter di progettazione dell’innovazione finalizzati a dare risposte chiare al mercato, individuando le strategie più idonee e coerenti con la medio-piccola dimensione, con la natura cooperativa, con il settore agroalimentare.

Il concetto principale che ha guidato il presente studio è stato quindi l’innovazione. Una parte importante delle cooperative di piccola o media dimensione, pur avvertendo la necessità di attivarsi in questa direzione, incontra barriere rilevanti, che limitano le decisioni a strategie parziali e occasionali, magari in funzione di visioni più o meno illuminate del presidente, di contatti casuali con determinati clienti, ecc.

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