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I microortaggi sono ricchi di fitosteroli

Numerose ricerche dimostrano la correlazione tra un adeguato apporto dietetico di fitosteroli e il ridotto rischio di malattie cardiovascolari. I fitosteroli sono noti per inibire l’assorbimento intestinale del colesterolo, favorendo così la riduzione della quantità di lipoproteine a bassa densità (LDL) nel flusso sanguigno. Nel lavoro, realizzato grazie alla collaborazione tra il gruppo di orticoltura dell’Università di Bari e ricercatori di chimica analitica italiani e tedeschi, viene presentato un metodo analitico basato sulla gascromatografia e la spettrometria di massa per determinare otto fitosteroli: β-sitosterolo, campesterolo, stigmasterolo, brassicasterolo, isofucosterolo e colesterolo, latisterolo e lanosterolo.

Il metodo è stato sfruttato per la caratterizzazione del contenuto di fitosteroli in 10 microortaggichia, lino, soia, girasole, colza, crescione, cicoria, indivia, cavolo riccio e cima di rapa. Inoltre, le concentrazioni di fitosteroli nei microortaggi di cavolo riccio e cima di rapa sono stati confrontati con il contenuto di fitosteroli delle rispettive forme mature.

Una notevole quantità di fitosteroli è stata rilevata nei microortaggi di chia, lino, colza, crescione, cavolo riccio e cima di rapa. Cento grammi di questi microortaggi contengono da 20 a 30 mg di fitosteroli. È interessante notare che, nel caso dei microortaggi di cavolo riccio e cima di rapa, il contenuto complessivo di fitosteroli è risultato maggiore di quello rilevato nelle parti commestibili delle corrispondenti forme adulte mature.

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