“Il paniere anti-inflazione deve garantire il rispetto della normativa vigente in materia di contrasto alle pratiche commerciali sleali di cui al D.Lgs 198/2021 ed in particolare quella relativa al divieto di vendita sottocosto ed assicurare che non si producano distorsioni nella ripartizione del valore e di una equa remunerazione, a pregiudizio soprattutto delle fasi contrattualmente più deboli, posizionate a monte della filiera agroalimentare. E’ quanto affermano il presidente della Coldiretti Ettore Prandini e l’Amministratore Delegato di Filiera Italia, Luigi Scordamaglia, nella nota inviata al Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e al Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida.
Consapevoli che la salvaguardia del potere di acquisto della fascia più fragile delle famiglie italiane è un obiettivo di natura collettiva, che coinvolge anche occupazione, sviluppo imprenditoriale e crescita economica e sociale del Paese, cogliamo – sottolineano Coldiretti e Filiera Italia – con estremo favore l’iniziativa di dialogo promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il contrasto all’inflazione.
Occorre evitare che il peso dell’iniziativa si scarichi sugli anelli più deboli della catena salvaguardando i bilanci dei produttori agricoli e degli operatori della trasformazione, industrie e cooperative, che sono stati i più colpiti dall’incremento dei costi di produzione, tutelando il tessuto produttivo e l’occupazione.
Coldiretti e Filiera Italia chiedono per questo che possa essere conferito all’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) l’incarico di effettuare una analisi dettagliata – e aggiornata con frequenza periodica adeguata – del costo di produzione delle principali filiere produttive.
Coldiretti e Filiera Italia si impegnano infine a dare la più ampia informazione alle imprese associate affinché possano, su base volontaria, aderire alle iniziative di contenimento dei prezzi che saranno realizzate in questo ambito nel periodo ottobre/dicembre 2023, compatibilmente con le rispettive strutture dei costi di produzione.