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Pasqua: Coldiretti, 1 italiano su 5 in viaggio

Quasi un italiano su 1 quattro (24%) ha scelto di mettersi in viaggio nel weekend di Pasqua per raggiungere parenti e amici, andare in vacanza o semplicemente fare una gita in giornata. E’ quanto emerge dal bilancio del lungo weekend di Pasqua tracciato dall’analisi Coldiretti/Ixe’ che evidenzia la voglia di evasione degli italiani nonostante il ritorno improvviso del freddo.

Le mete preferite – sottolinea la Coldiretti – restano quelle lungo la Penisola che consentono di ottimizzare il tempo limitato a disposizione, con la quasi totalità dei vacanzieri (95%) che ha scelto una destinazione nazionale, dal mare alle città d’arte fino alla campagna e alla montagna.

Sono circa 6 milioni gli italiani e i turisti stranieri che – aggiunge Coldiretti – hanno pranzato fuori a Pasqua in un ristorante o in un agriturismo, per approfittare del ritorno alla piena normalità dopo gli anni del Covid ma anche per rilassarsi a tavola senza dover cucinare o accogliere ospiti. Si segnala il ritorno degli stranieri con 141 mila prenotazioni dal 9 al 15 aprile 2023, con un aumento del 29% sul periodo analogo del 2022 (dal 17 al 23 aprile) secondo l’Enit che segnala il rit0orno degli americani.

Gettonatissimi gli agriturismi dove secondo Campagna Amica Terranostra sono state oltre  mezzo milione le presenze dei vacanzieri italiani che hanno scelto di alloggiare negli agriturismi nel weekend spinti dalla voglia di stare all’aria aperta alla ricerca del buon cibo. La scelta della campagna come meta è una tendenza favorita anche dal calendario di una “Pasqua alta” – spiega Coldiretti -, in primavera con il risveglio della natura che riguarda piante, fiori e uccelli migratori, temperature superiori alla media dopo un inverno “bollente” ma anche le attività agricole con i lavori di preparazione dei terreni e di semina. Sulla base delle indicazioni di Campagna Amica a far scegliere una delle 25.400 aziende agrituristiche italiane – sottolinea la Coldiretti – è anche la spinta verso un turismo tutto Made in Italy di prossimità nei borghi, “sostenibile” in termini di costi, distanze e rispetto del proprio benessere. Un trend che ha portato le strutture ad incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness. “I ponti di Pasqua e primavera rappresenta il primo grande banco di prova in vista della prossima estate e i primi dati confermano che l’agriturismo è entrato definitivamente nel cuore e nelle abitudini degli italiani grazie al notevole processo di qualificazione del settore che è oggi in grado di offrire servizi diversificati tra loro” spiega Diego Scaramuzza, presidente dell’associazione agrituristica Terranostra Campagna Amica.

 

 

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